venerdì 27 aprile 2007

a proposito di lealtà

Non so se voi avete notato quanto sia ingiusto non educare per poi criticare, per esempio:
disordine nella sessualità e nei relativi comportamenti con gli altri, vedi pedofilia, violenza sessuale in casa, separazioni fittissime, ecc..
Se si educasse alla vita sessuale come la Natura stessa suggerisce ad ognuno di noi alle varie età, ai due sessi, nel rispetto reciproco delle reciproche incertezze come dei reciproci slanci, con il desiderio di possedere l'altro per dargli tutto il nostro affetto ed amore con il linguaggio del corpo
non potendo più la voce , le parole esprimere sentimenti troppo potenti per essere trasmessi con esse, si potrebbe raggiungere la sazietà d'amare, di aver amato. La sazietà di aver amato!!!
Sarebbe la pace nell'intimo di oguno di noi da procurarsi di tanto in tanto secondo l'età, lo stato di salute in quel periodo da imporre a se stessi sopra ogni impegno di lavoro, di guadagno, di parentele. Quella Pace interiore per sazietà erotica serena, pulita, leale da una sensazione di padronanza di se davanti a tutto rendendoci essenziali e produttivi in tutto ciò che ci appresteremo a fare.
Ma se certa educazione ci ha castrati psicologicamente con il farci vedere noi stessi sporchi, volgari, peccaminosi abbandonandoci poi alla scuola della volgarità, della prepotenza machista,
del baratto commerciale di sè come si potrà mai raggiungere la maturità sessuale nella gioia erotica che Madre Natura ci offre per indurci nella gioia a perpetuare la specie così come vogliamo raggiungere la maturità morale, culturale, professionale!
Oggi giorno più che mai stiamo assistendo a comportamenti dalla sessualità deviata, deviata perchè essa è talmente potente che è crudele imporne il soffocamento.
Non sarebbe meglio incanalarla secondo Natura a che possa essere vissuta gioiosamente nel rispetto reciproco dei limiti di ognuno dei due attori con gradualità, sino alla più intensa gioia?
Invece si vogliono le persone dalla vita incompleta, confusa su ciò di cui avrebbe diritto di godere
perché si deve soffrire, dico io inutilmente, facendo soffrire in un aeterna insicurezza.
Già, l'eterna insicurezza!!! Come è più facile gestire le persone per chi ha tale ambizione.
Cosa pensate voi di questo aspetto della nostra " civiltà " ?
Antonio 27-4-07

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